Dal punto di vista medico, quello che noi liquidiamo come “stress” ha un significato più ampio e complesso. Perché si indica come “stressor” qualsiasi stimolo, di qualsiasi origine, che vada a modificare la nostra omeostasi. Che altro non è se non l’equilibrio del nostro organismo.
In termini molto pratici accade che, causa stress/stressor, lo squilibrio parte a livello della cellula e arriva a innescare meccanismi che possono abbassare la risposta immunitaria, attivare la risposta infiammatoria, e arrivare addirittura a cambiarci l’umore.
La ricerca nel campo della biochimica e della biologia molecolare ha recentemente evidenziato come tutte le risposte biologiche cellulari siano in realtà mediate dalle cosiddette “molecole segnale”. Si tratta di piccole molecole, importantissime, che vanno a comunicare alla cellula la presenza di un certo stressor, e che giocano un ruolo fondamentale nel controllo e nella gestione degli stimoli stressori intra ed extra cellulari. Queste molecole agiscono un po’ come delle “sentinelle”, che in caso di allarme, vanno ad attivare le risposte difensive.
La ricerca ha inoltre individuato un meccanismo di risposta subcellulare che risulta particolarmente interessante per noi. Si chiama “Endoplasmic reticulum response” (o “Unfolded protein response”, se si parla di risposta immunitaria). Questo particolare meccanismo è attivato da stimoli stressori biologici (come i patogeni) che hanno l’effetto di andare ad aumentare l’attività del reticolo endoplasmatico. Quando l’attività del reticolo endoplasmatico è sovrastimolata da input stressori, può creare pesanti squilibri compromettendo seriamente il sistema immunitario. Che non potrà più essere avvertito del pericolo dalle nostre molecole sentinella e non riuscirà così a reagire come dovrebbe.
E ora, veniamo a noi. Veniamo a ZAZZ e al motivo per cui è stato donato a molti medici dei Task Force COVID-19.
La formula di ZAZZ è stata ideata proprio per contribuire al corretto metabolismo energetico intracellulare. Un’azione che si riflette sulla modulazione degli stimoli stressori, e che va così ad agire proprio a livello dei meccanismi di segnalazione cellulare.
I componenti della formula di ZAZZ vanno ad agire sui livelli di stress intra ed extracellulari.
Grazie a questa azione, i componenti di ZAZZ contribuiscono all’adattamento della cellula a quei cambiamenti di cui parlavamo prima e lo fanno andando a contrastare (azione adattogena) quei cambiamenti associati all’esposizione a citochine infiammatorie. Il meccanismo d’azione attraverso cui i componenti di ZAZZ esplicano la loro attività adattogena, promuovono la formazione di anticorpi di tipo M2 che contribuiscono all’espressione di citochine antinfiammatorie.
In particolare, elementi come l’inositolo e il tè verde, dosati in proporzioni specifiche, hanno mostrato di poter stimolare positivamente la produzione di anticorpi, ad esempio nei casi di polmonite resistente.
Ma parliamo anche di sport, hot topic durante il periodo di lockdown. Parliamo soprattutto di quegli sport in cui è richiesto uno sforzo fisico importante: maratone, ciclismo di lunga distanza, triathlon distanze ironman… Le statistiche epidemiologiche hanno evidenziato che chi pratica queste discipline è più propenso a sviluppare malattie alle vie respiratorie, soprattutto durante i periodi di allenamento più intenso o nelle settimane successive a uno sforzo (dopo una maratona, una gara di ultracycling). È provato che questi sforzi così intensi stressino il nostro corpo, arrivando a portare dei cambiamenti nel nostro sistema immunitario che è più vulnerabile agli attacchi degli agenti patogeni. Il risultato? Alto rischio di infezione al tratto respiratorio superiore, prestazioni ridotte. Questo per colpa degli altri livelli di IL8, una citochina proinfiammatoria che viene liberata dal nostro organismo proprio in quei periodi di “alta intensità”.
E ora, veniamo a noi. Veniamo a ZAZZ e al motivo per cui è stato donato a molti medici dei Task Force COVID-19.
La formula di ZAZZ è stata ideata proprio per contribuire al corretto metabolismo energetico grazie all’azione adattogena dei suoi componenti che si riflette sulla modulazione degli stimoli stressori.
I componenti della formula di ZAZZ vanno infatti ad agire sui livelli di stress intra ed extracellulari.
Grazie a questa azione, i componenti di Zazz contribuiscono all’adattamento della cellula ai cambiamenti (azione adattogena), secondo due meccanismi di azione:
- Contrasto della risposta infiammatoria associata all’esposizione alle citochine pro-infiammatorie;
- Promozione della formazione di anticorpi di tipo M2, che contribuiscono all’espressione di citochine antinfiammatorie.
In particolare, elementi come l’inositolo e il tè verde, dosati in proporzioni specifiche, hanno mostrato di poter stimolare positivamente la produzione di anticorpi, ad esempio nei casi di polmonite.
Ma parliamo anche di sport, hot topic durante il periodo di lockdown. Parliamo soprattutto di quegli sport in cui è richiesto uno sforzo fisico importante: maratone, ciclismo di lunga distanza, triathlon distanze ironman… Le statistiche epidemiologiche hanno evidenziato che chi pratica queste discipline è più propenso a sviluppare malattie alle vie respiratorie, soprattutto durante i periodi di allenamento più intenso o nelle settimane successive a uno sforzo (dopo una maratona, una gara di ultracycling).
È provato che questi sforzi così intensi stressino il nostro corpo, arrivando a portare dei cambiamenti nel nostro sistema immunitario che è più vulnerabile agli attacchi degli agenti patogeni. Il risultato? Alto rischio di infezione al tratto respiratorio superiore, prestazioni ridotte. Questo per colpa degli altri livelli di IL8, una citochina proinfiammatoria che viene liberata dal nostro organismo proprio in quei periodi di “alta intensità”.
E non è tutto. I componenti di ZAZZ possono aiutare anche a gestire meglio situazioni emotivamente complicate grazie ad un’attività di tipo rilassante ma al contempo stimolante[8]: l’emozione e la paura prima di una presentazione o un discorso da tenere in pubblico, la necessità di concentrarsi durante un meeting importante, l’agitazione e la paura irrazionale prima di prendere un aereo, la capacità di restare concentrati e “multitasking” senza commettere errori.
[1] J.-S. So, ‘Roles of Endoplasmic Reticulum Stress in Immune Responses’, Mol. Cells, vol. 41, no. 8, pp. 705–716, Aug. 2018, doi: 10.14348/molcells.2018.0241.
[2] J. R. Cubillos-Ruiz, S. E. Bettigole, and L. H. Glimcher, ‘Tumorigenic and Immunosuppressive Effects of Endoplasmic Reticulum Stress in Cancer’, Cell, vol. 168, no. 4, pp. 692–706, 09 2017, doi: 10.1016/j.cell.2016.12.004.
[3] M. Davydov and A. D. Krikorian, ‘Eleutherococcus senticosus (Rupr. & Maxim.) Maxim. (Araliaceae) as an adaptogen: a closer look’, J Ethnopharmacol, vol. 72, no. 3, pp. 345–393, Oct. 2000, doi: 10.1016/s0378-8741(00)00181-1.
[4] Y. Rong, Z. Geng, and B. H. Lau, ‘Ginkgo biloba attenuates oxidative stress in macrophages and endothelial cells’, Free Radic. Biol. Med., vol. 20, no. 1, pp. 121–127, 1996, doi: 10.1016/0891-5849(95)02016-0.
[5] Y. Yamamoto, K. Matsunaga, and H. Friedman, ‘Protective effects of green tea catechins on alveolar macrophages against bacterial infections’, Biofactors, vol. 21, no. 1–4, pp. 119–121, 2004, doi: 10.1002/biof.552210123.
[6] C. Chu et al., ‘Macrophage phenotype in the epigallocatechin-3-gallate (EGCG)-modified collagen determines foreign body reaction’, J Tissue Eng Regen Med, vol. 12, no. 6, pp. 1499–1507, 2018, doi: 10.1002/term.2687.
[7] D. C. Nieman, ‘Upper respiratory tract infections and exercise’, Thorax, vol. 50, no. 12, pp. 1229–1231, Dec. 1995, doi: 10.1136/thx.50.12.1229.
[8] K. Kobayashi et al., ‘Effects of L-Theanine on the Release of α-Brain Waves in Human Volunteers’, Nippon Nōgeikagaku Kaishi, vol. 72, no. 2, pp. 153–157, 1998, doi: 10.1271/nogeikagaku1924.72.153.